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Appuntamenti ecumenici nell’anno giubilare. Uniti dalla Risurrezione, divisi sulla sua celebrazione.

L’anno giubilare è arricchito da due ricorrenze che lo rendono particolarmente ecumenico:

  • il 20 aprile 2025 – tutte le confessioni Cristiane celebrano la Pasqua
  • Il 20 maggio 2025 – ricorre l’anniversario della celebrazione del Concilio di Nicea.

La questione della Pasqua

Il primo tema, affrontato dal prof.  don Davide Fiocco, patrologo, docente ISSR Giovanni Paolo I e ITI G. Toniolo,  intitolato “Uniti dalla Resurrezione, divisi sulla sua celebrazione: la questione della data della Pasqua“, verrà proposto in due occasioni:

MARTEDÌ 11 febbraio 2025, ore 20.30, presso l’Auditorium parrocchiale del Duomo di Montebelluna;

MARTEDÌ 18 febbraio 2025, ore 20.30, presso la Chiesa Battista Agape a Fontane (via Largo Molino, 36).

Inoltre, si terrà una veglia giubilare per i cristiani martiri, in preparazione alla Pasqua, l’11 aprile presso la Chiesa di San Martino Urbano a Treviso.

 

Per i 1700 anni di Nicea, la professoressa Tatiana Radaelli terrà una relazione dal titolo “Perché è importante il Concilio di Nicea? L’attualità del primo Concilio ecumenico della storia“.

Gli incontri avranno luogo

l’11 marzo presso l’Auditorium parrocchiale del Duomo di Montebelluna;

il 26 marzo, presso la Chiesa Battista Agape a Fontane.

 

La celebrazione terminerà il 20 maggio con una preghiera diocesana presieduta dal Vescovo Michele Tomasi, presso la Cattedrale di Treviso.

Treviso, 24 gennaio 2025

Corso di Cristologia a Mirano

Da qualche settimana è iniziato un corso di Cristologia presso la parrocchia di San Leopoldo Mandic, a Mirano, tenuto da don Roberto Trevisan, in accordo con la Scuola di Formazione Teologica. I numerosi studenti, infatti, sono iscritti alla SFT e frequentano in quella che è una sorta di sede staccata.

Per approfondire: https://www.lavitadelpopolo.it/paesi-citta/veneziano/mirano-formazione-teologica-con-oltre-130-persone-nella-parrocchia-di-san-leopoldo-AX437211

Sessione invernale degli esami

Si svolgerà dall’1 febbraio all’1 marzo la sessione invernale degli esami.

In allegato, il prospetto completo degli appelli.

Noi lo crediamo. Veglia ecumenica diocesana

Noi lo crediamo – Veglia ecumenica diocesana.

Montebelluna, 21 gennaio 2025

Veglia Ecumenica Diocesana – 1700 anni dal Concilio di Nicea
Martedì 21 gennaio 2025, alle ore 20:45, presso il Duomo di Montebelluna, si terrà la Veglia Ecumenica Diocesana in occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e del 1700° anniversario del Concilio di Nicea. Un momento di preghiera e riflessione per promuovere l’unità tra le confessioni cristiane.

Nel file allegato si trovano anche tutti gli altri appuntamenti previsti fino al 20 maggio.

“Il discepolo che Gesù amava”. Esercizi spirituali per adulti

“Il discepolo che Gesù amava” Gv 13,23

Il cammino del discepolo secondo Giovanni

Esercizi spirituali per adulti proposti dall’Azione Cattolica diocesana

7-9 febbraio 2025

Casa di spiritualità Santa Maria del Covolo  – Crespano del Grappa (TV)

Predicatore: p. Francesco Ghidini (Oblari missionari di Rho)

 

L’esperienza durerà dalla mattina di venerdì 7 (ore 9.45) al pomeriggio di domenica 9 febbraio (ore 16.00)

Iscrizione entro il 30 gennaio scrivendo a segreteria@actreviso.it o chiamando lo 0422 576878.

Quota: aderenti AC 170,00 euro; non aderenti AC 185,00 euro.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Unità dei cristiani: messaggio per la Settimana di preghiera porta “molte più firme del solito”, testimonianza in tempi sempre più conflittuali

13 Gennaio 2025

“Che il nostro incontrarci provenendo da strade diverse possa anche essere una testimonianza in tempi sempre più conflittuali”. È l’auspicio che chiude il Messaggio che per la prima volta, tutti insieme, i rappresentanti delle Chiese cristiane in Italia rivolgono alle loro comunità per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che come ogni anno si celebra dal 18 al 25 gennaio. La novità è che quest’anno il tradizionale messaggio porta “molte più firme del solito” e la decisione è stata presa nella seconda “Conversazione spirituale tra Chiese cristiane in Italia”. Oltre, infatti, alle firme “tradizionali” di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, del pastore Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, e del metropolita Polycarpos, della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, il testo è stato sottoscritto anche dal vescovo anglicano della diocesi in Europa (Chiesa d’Inghilterra), dai responsabili della Chiesa armena, della Chiesa copta di Roma e di Milano, dell’Esercito della Salvezza, dalla moderatora della Tavola valdese e dall’amministrazione delle parrocchie della Chiesa ortodossa russa (Patriarcato di Mosca) in Italia. Ci sono anche le firme del Decano della Chiesa evangelica luterana in Italia, del presidente dell’Unione Cristiana evangelica battista d’Italia, del Coordinatore della Comunione delle Chiese libere, del vescovo della diocesi ortodossa romena, del presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia, del rappresentante della Chiesa serbo ortodossa e del vescovo Chiesa evangelica della Riconciliazione.

A Napoli – si legge nel messaggio –, il 21 gennaio, tutte le Chiese firmatarie si uniranno in un incontro ecumenico nazionale che, nel 2026, avrà la forma di un Simposio nazionale. I rappresentanti delle Chiese cristiane ricordano inoltre che quest’anno ricorre l’anniversario della formulazione del Credo di Nicea (325). “Questo ci ricorda che a monte delle nostre storie, diverse e spesso divise, delle nostre diverse prospettive, c’è la stessa vocazione da parte dell’unico Signore Gesù Cristo, che tutti chiama all’obbedienza della fede. La comunione che viviamo, il dialogo che promuoviamo e l’unità che cerchiamo non sono dunque basate sui nostri buoni propositi, ma sulla comune chiamata a ricevere e testimoniare l’amore di Dio in Cristo”.

Leggi il Messaggio integrale

“Potrei descrivere questo messaggio con uno slogan: un segno per un sogno”. Così in un videomessaggio diffuso oggi, 13 gennaio, dalla Cei, mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, presenta il messaggio che tutti gli anni per tradizione i leader delle Chiese cristiane rivolgono alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio).

Quest’anno, però, oltre alla Cei, alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e alla Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, il testo porta le firme dei responsabili di altre 14 Chiese cristiane che sono in Italia. “Qual è il segno?”, chiede nel videomessaggio il vescovo di Pinerolo: “Il segno è che a differenza degli altri anni, il messaggio di quest’anno porta in calce tantissime firme. Sono le firme di tutti i leader delle chiese che sono in Italia e dei vari responsabili”. “È un segno che ci dice che questo messaggio è stato costruito, scritto insieme ed è stato firmato da tutte le chiese. E questo è un segno per un sogno. Il sogno è l’unità nella diversità, un cammino comune, un cammino di fraternità. Credo di questo ci sia un urgente bisogno in questa nostra società: riuscire a testimoniare il cristianesimo in una società, l’Occidente, dove non è più così scontato e semplice dire il cristianesimo. Sicuramente un modo fondamentale è quello di dirlo insieme, in modi diversi”. “È sicuramente una bella chance per il futuro del cristianesimo” ma anche un “aiuto alla pace e alla coesione sociale”. “Ne abbiamo un immenso bisogno”, dice mons. Olivero, perché “è solo camminando insieme che possiamo essere operatori di pace in questo nostro contesto”. L’appuntamento – annuncia il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei – è per martedì 21 gennaio a Napoli, dove tutti i responsabili delle Chiese che sono in Italia si riuniranno per una veglia di preghiera ecumenica nazionale.

Unità dei cristiani: messaggio per la Settimana di preghiera porta “molte più firme del solito”, testimonianza in tempi sempre più conflittuali

Mese dedicato alla pace: le iniziative in diocesi tra incontri e marcia

Il 1° gennaio 2025 si è celebrata la 58ª Giornata mondiale della Pace. Il tema scelto quest’anno da papa Francesco è “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. Ma per tutto il mese di gennaio si celebra il Mese della pace, con incontri e momenti di riflessione che hanno lo scopo di educare alla pace e alla solidarietà con quanti vivono in guerra o in situazione di conflitto. Nella nostra diocesi, come ormai consuetudine, si terranno due incontri per la rassegna “Bilanci di Pace” e una marcia della pace, che quest’anno partirà da Castelfranco.

Bilanci di pace il 16 e 23 gennaio 

L’iniziativa è giunta al suo 16° anno, su iniziativa di Caritas Tarvisina, Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Centro missionario, Migrantes e il nostro giornale diocesano come media partner. Gli appuntamenti si terranno il 16 e il 23 gennaio, alle ore 20.30, nell’aula magna dell’Istituto tecnico per il turismo Giuseppe Mazzotti , a Treviso (via Tronconi, n.1). Gli appuntamenti intendono mettere al centro il tema dei conflitti dimenticati e della pace come chiave di un cambiamento. In particolare la prima serata, il 16 gennaio, tratterà dei “conflitti dimenticati”, sia con uno sguardo globale sia con una “finestra” locale, rispetto al nostro territorio. Circa il contesto globale, Silvia Sinibaldi, vice-direttrice di Caritas italiana, presenterà il rapporto sui conflitti dimenticati 2024: “Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo”. Sul livello locale interverrà don Piero Zardo, cappellano del carcere di Treviso, presentando una “situazione conflittuale” che viene spesso rimossa dalla consapevolezza collettiva, cioè il problematico rapporto tra chi è “dentro” e la società “fuori”, sia durante il periodo della pena, sia soprattutto all’uscita dalla condizione di detenuti, nel momento di un reinserimento nelle relazioni e nella vita quotidiana.

Successivamente, il 23 gennaio, Giovanna Castoldi, formatrice del Centro internazionale per la Comunicazione Nonviolenta, ci aiuterà a capire come stare “Nel cuore del conflitto”. La nonviolenza non è una ingenua utopia. E’ una logica di azione attiva fondata sulla forza dell’Amore che si può studiare, approfondire, allenare e integrare nella vita quotidiana. Affondando le proprie radici spirituali nel dialogo, la Comunicazione nonviolenta ci guida a osservare con attenzione ciò accade nei conflitti e a impegnarci in modo dinamico per la loro trasformazione e la rigenerazione delle nostre relazioni.

Marcia per la pace il 26 gennaio 

Domenica 26 gennaio, poi, da Castelfranco Veneto, partirà la Marcia diocesana della pace sul tema “Passi di conversione per orizzonti di speranza”, a cui parteciperà anche il nostro vescovo, mons. Michele Tomasi. Il ritrovo è fissato per le ore 14, accanto alla fontana di Borgo Padova. Saranno percorse diverse tappe, fino ad arrivare alla palestra dell’istituto scolastico Nightingale, dove alle 18.30 sarà celebrata la santa messa e si pregherà per il dono della pace.

Mese dedicato alla pace: le iniziative in diocesi tra incontri e marcia

Laboratorio sul Triduo Pasquale

La Settimana Santa e in particolare il Triduo Pasquale, culmine a dell’anno liturgico, sono un tempo da vivere in pienezza e da preparare bene per la crescita spirituale di tutto il popolo di Dio.
Può capitare, però, che a causa dei molti impegni in Quaresima, si giunga a vivere la ricchezza della liturgia pasquale solo come un insieme di “cose da fare”, perdendo il valore di questo tempo fondamentale per la vita di una comunità.
Abbiamo pensato di proporre un Laboratorio di approfondimento liturgico – pastorale sul Triduo Pasquale. È indirizzato a chi presiede l’azione liturgica oppure ha una diretta responsabilità in un servizio liturgico (lettori, direttori di coro, salmisti, sacristi, diaconi, preti, religiosi, religiose, consacrate).
Si svolgerà sabato 8 e sabato 15 febbraio 2025, ore 8.45-12.00, nella “Sala Longhin” del Seminario Vescovile (TV).

Si può parcheggiare nel parcheggio del seminario (accesso da via Achille Papa)
Iscrizione entro il 2 febbraio 2025 (fino ad esaurimento posti) compilando il modulo sottostante.

Info: segreteria.sft@diocesitreviso.it
tel. 0422 324826 (mercoledì 17.00-19.30; sabato 15.00-18.00)
È chiesto un contributo di 20 euro (secondo le indicazioni riportate nel modulo qui sotto).

I POSTI PER IL LABORATORIO PER I LETTORI SONO ESAURITI.

Orientarsi sugli altri laboratori.

Buon Natale 2024

“Gli occhi di Maria tremano d’amore sul corpo di Gesù… e nell’iride le si destano all’improvviso fuochi sopiti sotto la cenere del tempo.

Maria diventa così la donna del primo sguardo.

Solo una creatura come lei, d’altra parte, poteva dare degnamente il benvenuto sulla terra al Figlio di Dio, accarezzandolo con occhi trasparenti di santità.

Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia della tenerezza.”

don Tonino Bello, “Maria, donna dei nostri giorni”

 

 

Il Natale del Signore ridesti la nostra speranza
in quell’autentica umanità che lui viene a rinnovare.
Buon Natale.

Mistica e coscienza. Vedere dentro

Presentazione del libro “Mistica e coscienza. Vedere dentro” di Antonella Lumini.

L’autrice dialoga con don Giancarlo Pivato.

Sabato 30 novembre 2024 – ore 10.30
Libreria Paoline
Piazza Duomo, 1 – TREVISO

 

MISTICA E COSCIENZA

Antonella Lumini offre al lettore uno sguardo sulla mistica – mistica incarnata – come esperienza interiore che si riverbera nella coscienza, incidendo fortemente sul tempo e sulla

Antonella Lumini vive e propone un percorso di silenzio e solitudine ispirato alla pustinia, vocazione al silenzio della tradizione ortodossa. Guida gruppi di meditazione ed è autrice di articoli e libri di ricerca spirituale. Con Paoline: Spirito Santo. Divina maternità, amore in atto (2019); Monachesimo interiorizzato. Tempo di crisi, tempo di risveglio (2021). Dalla comunità alla comunione. Insieme sulla via della vita (2023).

Nel suo nuovo libro Mistica e coscienza. Vedere dentro, parte nuovamente da uno sguardo sulla crisi che investe l’Occidente. Crisi materiale e spirituale che rischia di intrappolarci nel duplice pericolo di un ancoraggio al passato o di una spasmodica ricerca di illusorie soluzioni verso il futuro. Scrive l’Autrice: «La crisi sistemica che stiamo attraversando non può trovare una via d’uscita rimanendo vincolati al passato, ma neppure proiettandoci vorticosamente verso un illusorio futuro. Chiede invece di aderire profondamente al presente per accogliere quanto, ancora in gestazione, cerca faticosamente di venire alla luce […]. È urgente riportare al centro dell’attenzione la mistica. L’esperienza interiore conduce verso l’essenza, attiva i piani profondi, aiuta il processo di trasformazione. In quanto si riverbera nella coscienza, incide fortemente sul tempo e sulla storia. Si allude naturalmente a una mistica incarnata, a quell’esperienza interiore che costituisce l’accesso attraverso cui il divino si incarna nell’umano».

La Lumini ci mostra come questa mistica incarnata riveli quanto ancora è in gestazione e illumini la coscienza, che è come la prospettiva con cui l’occhio vede. Mistica e coscienza sono le coordinate del tempo che tende verso una pienezza; la loro interazione favorisce l’evoluzione spirituale, accelera il dinamismo del Verbo e accende uno sguardo capace di cogliere l’unità del tutto.

«Ogni tempo di passaggio, di smarrimento, richiede quella sosta contemplativa attraverso cui ciò che è misterioso possa rivelarsi, ciò che è in gestazione possa venire alla luce. Ma si svela, nasce, se qualcuno si ferma ad ascoltare. Non sono elaborate e complesse programmazioni a spingere la storia verso il suo compimento, ma la capacità di captare il nuovo che cerca di emergere dal vecchio proprio incarnandosi in chi si arrende lasciandosi aprire. Capacità è capienza. È vuoto che può essere colmato».