CELEBRAZIONI ECUMENICHE DIOCESANE PER I 1700 ANNI DEL CONCILIO DI NICEA
«Durante il prossimo Giubileo cadrà una ricorrenza molto significativa per tutti i cristiani. Si compiranno, infatti, 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio Ecumenico, quello di Nicea […].
Il Concilio di Nicea ebbe il compito di preservare l’unità, seriamente minacciata dalla negazione della divinità di Gesù Cristo e della sua uguaglianza con il Padre. Erano presenti circa trecento Vescovi, che si riunirono nel palazzo imperiale convocati su impulso dell’imperatore Costantino il 20 maggio 325. Dopo vari dibattimenti, tutti, con la grazia dello Spirito, si riconobbero nel Simbolo di fede che ancora oggi professiamo.
[…] L’anniversario della sua ricorrenza invita i cristiani a unirsi nella lode e nel ringraziamento alla Santissima Trinità e in particolare a Gesù Cristo, il Figlio di Dio, “della stessa sostanza del Padre”, che ci ha rivelato tale mistero di amore. Ma Nicea rappresenta anche un invito a tutte le Chiese e Comunità ecclesiali a procedere nel cammino verso l’unità visibile “perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,21)».
(Spes non confundit n. 17)
Nell’orizzonte della gioia che quest’anno giubilare può riaccendere nel cuore dei cattolici, ma anche in tutti coloro che sono discepoli e fratelli in Cristo Gesù, dal quale origina la «la Speranza che non delude» (Rm 5,5), la nostra diocesi, attraverso l’Ufficio per l’ecumenismo, ha organizzato un duplice appuntamento per ringraziare il Signore del dono del Concilio di Nicea e del suo Simbolo nel giorno anniversario della sua celebrazione. Pertanto martedì 20 maggio p.v vi sarà nella cripta della Cattedrale prima,
UNA CELEBRAZIONE EUCARISTICA
presieduta dal vescovo Michele alle ore 19.30
Terminata la celebrazione seguirà, sempre nella cripta della Cattedrale,
UN MOMENTO DI PREGHIERA ECUMENICO
presieduto dal vescovo Michele alle ore 20.30
dove le principali Confessioni cristiane presenti in diocesi si ritroveranno, per rinnovare la professione della stessa fede trinitaria con il Simbolo niceno-costantinopolitano, ed esprimere ciascuna con il linguaggio proprio della sua tradizione un rendimento di grazie per il dono della fede pasquale nel nostro Salvatore Cristo Gesù, «l’Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli».
Al termine ci sarà un semplice momento conviviale nell’oratorio del Duomo, con la possibilità per i fratelli non cattolici d’incontrare il Vescovo.
Questa giornata commemorativa sarà accompagnata da alcuni incontri formativi, come indicato nella locandina allegata.