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Al di là del Giordano: verso la Terra Promessa – dal 22 al 29 aprile 2024
L’ISSR Giovanni Paolo I e la Scuola Diocesana di Formazione Teologica della Diocesi di Treviso
propongono
Viaggio studio-Pellegrinaggio
in Giordania e Terra Santa
1° giorno: lunedì 22 aprile ITALIA – ISTANBUL – AQABA
Partenza dall’Italia con volo di linea Turkish Airlines, arrivo ad Aqaba via Istanbul e trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate per il pernottamento (Aqaba – Oryx Hotel).
2° giorno: martedì 23 aprile AQABA – WADI RUM
Temi biblici: il passaggio del Mar Rosso e il cammino nel deserto
Trattamento in pensione completa. Dopo colazione, in mattinata, celebrazione della S. Messa di inizio pellegrinaggio nella chiesa della comunità cattolica locale. Partenza per Wadi Rum, pranzo e tour del canyon in jeep fuoristrada di circa 2 ore per scoprire questa valle tanto inconsueta quanto affascinante: in questo terreno di antichi letti di fiumi con sabbia dai tenui colori e dal paesaggio lunare, si potranno rileggere importanti pagine dal libro dei Numeri e del Deuteronomio. Trasferimento e sistemazione al lussuoso campo tendato nel deserto, cena e pernottamento. (Mazayen Camp “Hotel”).
3° giorno: mercoledì 24 aprile WADI RUM – PETRA
Temi biblici: le prove del deserto e la ribellione di Massa e Meriba
Trattamento in pensione completa. Colazione e partenza di buon mattino per Petra. Tutto il giorno sarà dedicato alla visita della città rosa nascosta dal canyon di Wadi Musa. La città nabatea di Petra è uno dei più importanti siti archeologici del Mediterraneo, il suo nome deriva dalla colorazione della pietra di granito che i Nabatei utilizzarono per costruire questa città simbolo della Giordania. Presso i resti di un’antica chiesa bizantina, all’interno del sito, ci sarà la celebrazione della S. Messa.
Trasferimento e sistemazione nelle camere riservate in hotel a Petra. Cena e pernottamento (Petra Moon Hotel).
4° giorno: giovedì 25 aprile PETRA – UMM AL-RASAS – MUKAWIR – AMMAN
Temi biblici/ecclesiali: il martirio di San Giovanni Battista e la chiesa in epoca bizantina
Trattamento in pensione completa. Partenza di buon mattino per il sito archeologico di Umm Al Rasas con i resti dell’antica città fortificata e il grande mosaico pavimentale del 718 d.c. perfettamente conservato. Proseguimento per la vicina Mukawir, roccaforte di Erode il Grande e luogo della decapitazione di Giovanni Battista. Trasferimento e sistemazione nelle camere riservate in hotel ad Amman cena e pernottamento (Amman Regency Hotel).
Santa Messa in una Chiesa Cattolica ad Amman.
5° giorno: venerdì 26 aprile AMMAN – JERASH – AJILUN – AMMANTemi biblici: l’influenza del mondo ellenistico sul popolo di Israele e sugli scritti biblici
Trattamento in pensione completa. Dopo colazione partenza per Jerash e visita agli scavi archeologici di questa città di epoca romana tra le meglio conservate al mondo, sepolta per secoli sotto la sabbia prima di essere riscoperta e restaurata. Proseguimento per Ajilun con la sua vasta foresta di pini e il maestoso castello. Rientro ad Amman per cena e pernottamento (Amman Regency Hotel).
Santa Messa in una Chiesa Cattolica ad Amman
6° giorno: sabato 27 aprile AMMAN – MADABA – MONTE NEBO – BETHANY – MAR MORTO
Temi biblici/ecclesiali: la Terra Santa in epoca bizantina, il libro del Deuteronomio, di Giosuè e dei Giudici (che raccontano l’ingresso nella Terra promessa), il battesimo di Gesù nel Giordano
Trattamento in pensione completa. Dopo colazione trasferimento a Madaba, celebre per gli splendidi mosaici. Visita alla chiesa Ortodossa di San Giorgio che conserva il Mosaico raffigurante la carta della Palestina. Proseguimento per il Monte Nebo, da cui si gode una splendida vista panoramica che spazia sul Giordano e su Gerusalemme. Santa Messa presso il Monte Nebo.
In seguito, partenza per Bethany (Betania) il sito del Battesimo. Sistemazione in hotel sul Mar Morto, cena e pernottamento (Dead Sea Spa Hotel).
7° giorno: domenica 28 aprile MAR MORTO – GERICO
Temi biblici: il passaggio del Giordano, l’ingresso nella Terra e la conquista di Gerico
Trattamento in pensione completa. Dopo colazione si lascerà la Giordania attraversando la frontiera per giungere in Israele. Visita di Gerico, tra le città fortificate più antiche al mondo, con sosta al “Mosaic Centre” moderna scuola di mosaico per giovani palestinesi. Santa Messa nella Chiesa del Buon Pastore a Gerico
In serata sistemazione in hotel a Gerico, cena e pernottamento (Oasis Hotel, o similare).
8°giorno: lunedì 29 aprile GERICO – TEL AVIV – ITALIA
Temi biblici: la via dei pellegrini
Dopo colazione partenza per Tel Aviv passando per Gerusalemme. Trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv in tempo utile per la partenza con volo di linea per l’Italia.
ISCRIZIONI ENTRO IL 27 NOVEMBRE o comunque fino ad esaurimento posti, attraverso il link presente nel programma allegato.
Programma e iscrizioni per l’anno 2023-2024
È disponibile il programma completo dei corsi e delle proposte per l’anno 2023-2024, con il relativo calendario per i corsi del Biennio-base e di approfondimento.
Le date e le modalità di partecipazione per le proposte in collaborazione con gli uffici di pastorale saranno comunicate una volta definite.
Le iscrizioni sono aperte dal 17 giugno fino al 15 luglio online o presso la segreteria della Scuola.
Dal 16 luglio all’1 settembre la segreteria rimane chiusa al pubblico; fino al 29 luglio è comunque possibile iscriversi online inviando
un’email alla segreteria (il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito).
Le iscrizioni, online e in presenza, riapriranno il 2 settembre 2023.
Per coloro che si iscrivono al Biennio-base è previsto un incontro di conoscenza con il direttore, concordandolo con la segreteria.
In memoria di mons. Antonio Marangon
“Lampada per i miei passi è la tua Parola” (Sal 119,105)
L’uomo della Parola
Lo Studio Teologico Interdiocesano, la Scuola di Formazione Teologica, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, appresa la notizia della nascita al cielo di mons. Antonio Marangon, desiderano esprimere la gratitudine per il dono del suo ministero condividendo un breve profilo della sua eredità e testimonianza.
In ricordo di don Antonio Marangon (1932-2023)
“Il mistero di Dio possiamo solo balbettarlo”. Era una delle espressioni ricorrenti durante le lezioni di Sacra Scrittura di don Antonio, una sorta di leit-motiv. E alla fine di tanti corsi di Antico e Nuovo Testamento era quella l’idea che restava: l’infinito dialogo tra Dio che si rivela attraverso le Scritture e interpella l’uomo ad amare. Ed in effetti attraverso il suo lungo magistero don Antonio ci ha fatto innamorare della Parola di Dio in tanti: seminaristi, laici della Scuola di formazione teologica, credenti sulla soglia, amici non credenti.
Don Antonio Marangon era per tutti l’uomo della Parola. Instancabile pellegrino e promotore di conoscenze bibliche ha formato intere generazioni di credenti, preti, religiosi e laici, nella diocesi di Treviso. Avendo ricevuto una solida formazione in Teologia e poi presso il Pontificio Istituto Biblico, dove aveva conseguito la licenza in Scienze Bibliche, è tornato in Diocesi diffondendo la passione per la conoscenza delle Scritture. La sua predilezione per una lettura sapienziale rendeva amabili le sue lezioni e i suoi commenti, documentati ma mai pedanti.
Il Seminario e lo Studio Teologico del Seminario devono molto a don Antonio, che ha avuto il coraggio e la lungimiranza, in anni difficili e travagliati, di garantire la qualità della formazione dei futuri preti avviando il processo di affiliazione alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel 1970 e collaborando alla nascita del Corso triennale di teologia per laici (1975) diventata poi Scuola di Formazione Teologica (1986). Docente di Sacra Scrittura dal 1964 al 2012 nello Studio Teologico Interdiocesano Treviso-Vittorio Veneto, del quale diventò anche preside dal 1974 al 1984, come pure nell’ISSR di Treviso-Vittorio Veneto dal 2008 al 2017, don Antonio fu docente e preside anche dell’Istituto Regionale di Pastorale di Santa Giustina e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose delle Venezie, a Padova.
La preziosa eredità che don Antonio lascia alle nostre scuole teologiche, al Seminario e alla Diocesi si può leggere in filigrana attraverso un suo stesso scritto. Quando nell’aprile del 2016 venne a mancare l’amico don Franco Marton, don Antonio scrisse un articolo su La Vita del Popolo in cui così definiva un credente e un prete che poggiava la sua vita sulla Parola di Dio biblica: «Ci si accorgeva di questa sua fede in un Dio “ascoltato”; e ascoltato là dove Lui ha scelto di parlarci: dai Vangeli, in particolare». Si può dire lo stesso di don Antonio, appassionato e fedele scrutatore delle Scritture e amico degli uomini.
I funerali, presieduti dal vescovo di Treviso, mons, Michele Tomasi, si svolgeranno venerdì 9 giugno alle ore 15.30 presso il Tempio di San Nicolò a Treviso.
Ed ecco, era cosa molto buona (Genesi 1-11) – 48^ Settimana Biblica Diocesana
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” (Belluno e Treviso) e la Scuola di Formazione Teologica della Diocesi di Treviso propongono la 48^ edizione della Settimana Biblica Diocesana, in collaborazione con l’Associazione Incontri con la Natura “don Paolo Chiavacci”, l’Ufficio Diocesano per l’Annuncio e la Catechesi e l’Ufficio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica.
L’appuntamento è dal 16 al 20 agosto 2023 presso il Centro di Spiritualità e Cultura “don Paolo Chiavacci”, a Crespano di Pieve del Grappa (Via Santa Lucia 44, 31017). L’esperienza è di tipo residenziale, ma sarà possibile partecipare a singoli incontri, oltre che seguire le proposte “a distanza”.
La 48a edizione della Settimana Biblica focalizza l’attenzione sui primi 11 capitoli del libro della Genesi, riprendendo i temi affrontati nell’ultima edizione del Festival Biblico.
I racconti delle origini, caratterizzati dal linguaggio poetico e sapienziale e dalla eziologia metastorica, permettono di cercare nella narrazione le risposte al senso di ciò che gli uomini e le donne di ogni tempo vivono al presente.
Alle classiche relazioni tenute da esperti biblisti, si aggiungeranno i laboratori che mirano a sviluppare per i docenti (e gli educatori) alcune attenzioni pedagogiche legate alle caratteristiche specifiche di questi testi, nonché alle fondamentali tematiche che in essi emergono (bene, male, relazioni uomo-donna, violenza e perdono, convivenza tra i popoli, dialogo interreligioso).
Il contesto del Centro di Spiritualità e Cultura “don Paolo Chiavacci” permetterà di approfondire, in modo esperienziale tutti i temi legati alla cura e salvaguardia del creato.
Ogni giornata sarà caratterizzata da un tema specifico, legato ai primi capitoli della Genesi:
Mercoledì 16: Bereshit: il portale di tutta la Bibbia
Giovedì 17: I linguaggi della creazione
Venerdì 18: Scegliere ciò che è buono
Sabato 19: Un nuovo inizio
Domenica 20: La pluralità gradita a Dio
Le proposte bibliche sono curate dai biblisti dell’ISSR e della Scuola di Formazione Teologica: don Andrea Dal Cin, don Michele Marcato, don Luca Pizzato, don Mirko Pozzobon, Francesco Rocco e Roberta Ronchiato.
La Settimana è aperta a tutti coloro che sono interessati: i docenti di ruolo possono usufruire dalla Carta del Docente. Saranno proposti due pomeriggi di laboratori specifici per Insegnanti e per Catechisti/Operatori di pastorale; chi non fosse interessato ai laboratori può valorizzare i tempi disponibili per la preghiera e il raccoglimento nella splendida chiesa – sempre aperta – oppure per una passeggiata/camminata nell’ancor più straordinario contesto dei boschi e dei prati alle pendici del Monte Grappa.
Le serate (aperte anche ai non residenti) offriranno l’occasione per approfondimenti legati alle caratteristiche “uniche” del Centro di Spiritualità e Cultura “don Paolo Chiavacci” (a cura di Laura Bertollo), a varie “risonanze” della Parola nell’arte (Laura Demattè), nella missione (padre Silvano Zoccarato) e alla lettura ebraica del testo biblico (Luigi Viola).
Per chi sceglie la forma “residenziale” sarà offerta la possibilità della S. Messa quotidiana e della preghiera dei Vespri, oltre che tempi e spazi nei quali ritemprare il corpo e lo spirito in un luogo che è stato pensato dal suo fondatore, don Paolo Chiavacci, come occasione per sintonizzare i ritmi degli uomini con quelli della Natura: ravvivare il contatto con il Creato e con Colui che, fin dagli inizi, lo ha consegnato all’uomo “perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15).
PER INFORMAZIONI
info.settimanabiblica@diocesitreviso.it – 0422 324835
PER LE ISCRIZIONI: https://forms.gle/87DUsd8YCrviZWM4A
Codice Piattaforma SOFIA: 83009
In allegato, il programma della Settimana
ESAMI. Sessione ordinaria estiva 2023
La sessione estiva di esami si svolgerà da sabato 3 giugno a sabato 8 luglio.
Le iscrizioni sono aperte ed è possibile iscriversi, tramite la propria pagina personale, fino a due giorni prima della data dell’appello.
Il calendario completo è scaricabile in pdf da questa pagina.
Santa Pasqua 2023
“Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà”
(da un’antica omelia sul Sabato Santo)
A tutti, docenti e studenti, l’augurio di una buona Santa Pasqua di Resurrezione.
don Virgilio e Laura
Pellegrinaggio diocesano in Terra santa
Ancora pochi posti disponibili per il pellegrinaggio diocesano in Terra santa. La Diocesi di Treviso, in collaborazione con “Fratesole viaggeria francescana”, organizza il pellegrinaggio dal 15 al 22 luglio, con partenza dall’aeroporto di Venezia e arrivo alla città di Tel Aviv. La quota del pellegrinaggio è di 1.700 euro (+ 320 per la camera singola).
Maggiori informazioni all’ufficio di Pastorale (Casa Toniolo, via Longhin 7, Treviso); 0422576842; segreteria.pastorale@diocesitreviso.it. La scadenza per le iscrizioni è il 31 marzo. E’ possibile compilare il modulo al link
Di me sarete testimoni
Sono ancora tante le sorelle e fratelli uccisi in missione; ne faremo memoria durante le celebrazioni del prossimo 24 e 25 marzo, anniversario dell’uccisione in San Salvador del vescovo san Óscar Romero.
Quest’anno ricordiamo con particolare attenzione suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica.
Non dimentichiamo poi i nostri trevigiani: padre Ettore Cunial, di Possagno, ucciso in Albania; padre Giuseppe Moretto, di Ciano del Montello, in Angola; padre Valeriano Fraccaro, di Castelfranco Veneto, a Hong Kong; padre Sergio Sorgon, di San Donà di Piave, in Madagascar; padre Bruno Zanella, di Povegliano, in Cina; suor Gina Simionato, di Santa Cristina, uccisa in Burundi.
E con loro vogliamo ricordare tanti altri, anche laici e giovani, che nella missione hanno perso la vita testimoniando Gesù e l’amore per il prossimo. Il tema che ci accompagnerà nella celebrazione e memoria dei martiri missionari è lo stesso che ha animato lo scorso mese di ottobre: “Di me sarete testimoni” (At 1,8).
Ci troveremo in tre appuntamenti distinti per celebrare questo evento che invitiamo a far conoscere e a partecipare:
• IL PRIMO APPUNTAMENTO: il 24 marzo alle 18.30, nella chiesa di Santo Stefano a Treviso sarà la Celebrazione eucaristica “dei missionari martiri” . Si può celebrare anche nelle nostre parrocchie o comunità ed essere e sentirci in comunione (Messale Romano: Comune dei Martiri – III Per i missionari martiri).
• IL SECONDO APPUNTAMENTO: sempre nella chiesa di Santo Stefano a Treviso, il 24 marzo alle ore 21 è rivolto soprattutto ai giovani, chiamati a unirsi al “Gruppo Taizè Treviso-Venezia” per un tempo di preghiera e di meditazione condiviso,
• IL TERZO APPUNTAMENTO sabato 25 marzo alle ore 20.45, a Paese, in sala polivalente dell’oratorio parrocchiale, aperto a tutti, giovani e adulti, gruppi o singole persone, che desiderano approfondire una proposta di riflessione sulla “radicalità della testimonianza nella vita del discepolo di Gesù”.
Ci guiderà nella riflessione la biblista ANNA GRISANTI sul tema: “Il Martire (Gesù) nella sua radicalità di consegna al Padre” e “il risvolto di questa radicalità nella vita del discepolo di Gesù”.
La serata sarà anche animata con intermezzi artistico-musicali dell’Ensemble “Jardin de Musique”.
“Parla, Signore…” – Chiesa in ascolto, Chiesa in cammino. La nuova Lettera pastorale del Vescovo
Due persone, sedute una accanto all’altra, che guardano insieme verso l’orizzonte: è la bella e colorata immagine di copertina della nuova Lettera pastorale del vescovo Michele Tomasi, dal titolo “Parla, Signore… (1 Sam 3,9) – Chiesa in ascolto, Chiesa in cammino”. Un dono che il Vescovo fa alla nostra diocesi all’inizio del secondo anno di ascolto, “approfondito e orientato”, che siamo invitati a vivere come Chiesa italiana all’interno del Cammino sinodale. Il testo è in distribuzione in questi giorni nelle parrocchie (insieme allo strumento di lavoro per il secondo anno di ascolto), ed è disponibile in Casa Toniolo, mentre nei prossimi giorni sarà scaricabile anche dal sito internet della diocesi.
Le narrazioni dell’équipe
La Lettera è in continuità con quella dello scorso anno, dedicata all’esperienza del camminare insieme a partire dall’ascolto reciproco. Ma si tratta anche di un testo che rappresenta una novità, proprio per l’accento puntato sull’esperienza dell’ascolto. Mons. Tomasi lo scrive chiaramente: il suo è un invito ad approfondire e ad ampliare l’esperienza di ascoltarci l’un l’altro attraverso la prospettiva narrativa di ascolto delle esperienze. Una “impostazione” che il Vescovo prende seriamente, tanto da mettere proprio all’inizio della sua lettera – e non alla fine, o come appendice – le testimonianze dei componenti dell’équipe sinodale, che raccontano la propria esperienza di ascolto vissuta nell’ultimo anno.
“Questo ha stupito noi per primi – racconta Andrea Pozzobon, componente dell’équipe e referente, insieme a Marialuisa Furlan, per il Cammino sinodale della nostra diocesi -, ma significa prendere seriamente la dimensione narrativa, non spiegando prima cos’è l’ascolto e poi mettendo le esperienze, ma mettendo avanti a tutto la narrazione, lasciando parlare prima la vita”.
Alla scuola di Betania
Ecco che dopo i dodici racconti dei membri dell’équipe – ai quali il Vescovo si è affiancato, raccontando a sua volta la propria personale esperienza insieme all’équipe sinodale -, lo spazio è dato alla Parola di Dio, con l’invito a metterci in ascolto della Parola e di come essa ci introduca alla dimensione dell’ascolto. Si tratta del racconto dell’episodio della visita di Gesù a Betania, a casa di Marta e Maria: è l’icona biblica scelta dalla Chiesa italiana per questo nuovo anno, dalla quale vengono proposti i cosiddetti “Cantieri di Betania” per strutturare le nostre attività di ascolto. Non una pagina delle Scritture nella quale cercare già temi o argomenti – sottolinea il Vescovo – ma grazie alla quale andare “a scuola di ascolto”, entrando nel racconto, “sposando” lo sguardo dei protagonisti, sedendoci ai piedi di Gesù come Maria, che “ha scelto la parte migliore”, accogliendo le parole di Gesù in risposta alle preoccupazioni e all’ansia di Marta, cogliendo una possibilità nuova di servizio, di azione, che senza quell’atteggiamento non sarebbe possibile.
“In questo nostro tempo – spiega il Vescovo – stiamo provando a vivere questo atteggiamento antico e sempre nuovo, cercando di ascoltare ciò che lo Spirito Santo vuole dirci nelle Scritture, nell’insegnamento della Chiesa e anche attraverso quello che ci diciamo tra di noi, e che i nostri compagni di strada intendono raccontarci, chiederci, suggerirci. Anche attraverso l’ascolto sinodale impariamo ad ascoltare la Parola di Dio, per noi, oggi”.
La qualità dell’ascolto
“Nella terza parte della Lettera il Vescovo Michele ci aiuta ad andare più a fondo nella dimensione dell’ascolto – sottolinea Pozzobon -. Per vedere in modo differente il mondo, infatti, è fondamentale l’ascolto degli altri, e questo ascoltare è fare realmente spazio all’altro, assumere il suo punto di vista, il suo orizzonte, integrare il suo sguardo in noi facendolo nostro: è, in fondo, un appello a cambiare di posto, a decentrarsi, non solo per rispettare la visione diversa del fratello o della sorella che incontriamo, ma per fare loro posto in noi, rendendoci ospitali”, declinando il nostro essere “Chiesa in uscita” attraverso tre verbi indicati dal Vescovo: “avvicinare le persone, incontrarle là dove esse vivono e ascoltare la loro vita” per essere una Chiesa viva e “felice”: una “qualità” desiderata ed emersa dagli ascolti diffusi dello scorso anno.
Un cammino eucaristico
Nella quarta e ultima parte della Lettera il vescovo Michele sottolinea la dimensione eucaristica di questo ascolto profondo dell’altro, mettendo in luce la struttura eucaristica del nostro cammino e come questo nostro ascoltarci sia un dono di cui essere grati. “E’ il dono dell’accoglienza e, in fondo, è il dono della nostra vita. E questo ha a che fare molto col dono che Gesù fa di se stesso nell’Eucaristia e con l’accoglienza a cui siamo chiamati – conclude Pozzobon -. Questa dimensione, che il Vescovo sottolinea, dice di un legame profondo tra Eucaristia e vita, che siamo invitati a riscoprire”.
(Alessandra Cecchin)
(Articolo tratto dalla Vita del popolo di domenica 5 febbraio 2023)