“Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo…ma siamo qui”: sono queste le prime parole di Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, 266 esimo Pontefice nella storia della Chiesa, è anche il primo papa sudamericano.
Il volto sereno e sorridente, il drappo rosso che abbraccia l’affaccio della Loggia, la banda che suona l’inno nazionale e lui che ascolta commosso in piedi. Otto anni dopo il suo predecessore, Papa Francesco I – il 266° Romano Pontefice della storia della Chiesa, primo Papa gesuita della storia – alle 20.21 si è affacciato per la prima volta dalla Loggia delle Benedizioni per ricevere il saluto della folla, un oceano festante in piazza san Pietro che ha atteso più di un’ora sotto la pioggia per vedere il nuovo Papa. “Fratelli e sorelle buonasera”, le sue prime, semplici, parole.
“Vi ringrazio per l'accoglienza, alla comunità diocesana di Roma e al suo Vescovo – ha poi aggiunto -. Prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito Benedetto XVI: preghiamo tutti insieme perchè il Singore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. “Adesso iniziamo questo cammino Vescovo e Popolo della Chiesa di Roma che presiede nella carità tutte le chiese, cammino di speranza, preghiere e fede. Preghiamo l'uno per l'altro, per la chiesa di Roma. Il cammino che incominciamo sia fruttuoso per l'evangelizzazione di questa bella città. Adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vi chiedo un favore, prima che il Vescovo benedica il popolo, chiedo che Voi preghiate per il vostro Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su me (e il silenzio in piazza San Pietro è stato totale. ndr). Benedico voi e tutto il mondo, tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
IL SALUTO DEI VESCOVI DEL TRIVENETO:
I Vescovi del Triveneto e le loro Chiese accolgono e salutano con vera gioia il Santo Padre Francesco I e manifestano un vivo sentimento di gratitudine a Dio per il dono grande del nuovo Sommo Pontefice il quale succede all’amato Benedetto XVI che ricordano umile e forte pellegrino in queste terre del Nordest.
Nell'esprimere affetto, vicinanza e piena comunione a Sua Santità Francesco I, assicurano filiale obbedienza, fattiva collaborazione e preghiera intensa affidandoLo alla materna intercessione della Beata Vergine Maria.
I Vescovi del Triveneto e le loro Chiese guardano al ministero petrino di Sua Santità Francesco I con fiducia e amore, vedendo in lui il Pastore a cui Dio ha voluto affidare il Suo gregge perché lo confermi nella fede in Gesù Cristo – unico Salvatore del mondo – e guidi tutti nella via dell'unità e dell'amore.
BIOGRAFIA:
Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.
Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires.
Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea.
Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote.
Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua.
È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni.
Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel.
Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.
Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.
Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992.
È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina.
Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001).
Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.
Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino.
È Membro:
delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica;
del Pontificio Consiglio per la Famiglia:
della Pontificia Commissione per l'America Latina.