Author: sEEd_aDm_wP

Nuovo rettore per il Seminario di Treviso

E’ don Pierluigi Guidolin, 45 anni, il nuovo Rettore del Seminario vescovile di Treviso, nominato dal Vescovo nei giorni scorsi. L’annuncio è stato dato da mons. Gardin lunedì 27 maggio ai seminaristi, agli educatori e ai docenti del Seminario durante la Messa a conclusione dell’anno scolastico. Succede a mons. Paolo Carnio, Rettore dal 2005.
Nato a Castelfranco Veneto, don Guidolin è stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1995. Vicario parrocchiale a Castelfranco nei primi anni di ministero, è stato per diversi anni educatore in Seminario e dal 2004 è responsabile della Comunità Vocazionale. Direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali e responsabile del sito internet della Diocesi, collabora da qualche anno con “La Vita del popolo”.
Il Seminario di Treviso è una bella realtà formativa che accoglie oltre un centinaio di ragazzi e giovani in cammino, seguiti da educatori e insegnanti, ma si è consolidato negli anni anche come punto di riferimento per scuole di formazione dei laici, a cominciare dalla Scuola di formazione teologica, e poi l’Istituto superiore di Scienze religiose e il Biennio di formazione per catechisti.

Dov'è la vostra fede? (Lc 8,25)

La Scuola di Formazione Teologica, proseguendo una tradizione ormai consolidata, offre d’estate una proposta di approfondimento biblico. La proposta è pensata per una partecipazione residenziale, ma è possibile usufruirne anche con una presenza giornaliera.
 
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso-Vittorio Veneto riconosce ai propri studenti che partecipano alla Settimana – previa l’elaborazione e la consegna di un breve testo scritto concordato con uno dei relatori – fino ad un massimo di 3 CFU validi sia per il primo ciclo triennale che per il biennio specialistico.
 

 
Informazioni e iscrizioni presso la segreteria della Scuola di Formazione Teologica
 
Tel. 0422 324889 oppure 0422 324826
 
c/o Seminario Vescovile
P.tta Benedetto XI, 2 – 31100 Treviso

Solennità di San Liberale

Si ricorda che sabato 27 aprile, in occasione della solennità di San Liberale, patrono della Diocesi e città di Treviso, le lezioni sono sospese. Riprenderanno regolarmente sabato 04 maggio.

Buona Pasqua!

Nella notte abbiamo acceso un fuoco,
una fiamma che brilla e che arde
perché accenda ognuno di noi del tuo Amore,
o Gesù, Signore Crocifisso e Risorto.
Non permettere che il freddo dell’egoismo
rie sca ad impadronirsi di questa terra!
 
Nell’oscurità abbiamo ricevuto una luce,
una luce che illumina le strade della storia,
i percorsi della nostra esistenza.
Sei tu, questa luce, o Gesù,
Signore Crocifisso e Risorto.
Dirada le tenebre della menzogna e della violenza,
rischiara le profondità dei cuori,
rendi limpidi i pensieri degli uomini.
 
Nel silenzio abbiamo proclamato
una Parola antica e sempre nuova,
una Parola che porta misericordia e speranza,
una Parola che narra
la storia dell’amore di Dio per gli uomini.
Sei tu, questa Parola fatta carne,
o Gesù, Signore Crocifisso e Risorto.
 
Nei deserti aridi che generano una sete senza fine ci viene offerta un’acqua,
che zampilla da una sorgente inesauribile,
un’acqua che porta una freschezza sconosciuta,
una pienezza di vitalità.
Sei tu, questa fonte di energia,
o Gesù, Signore Crocifisso e Risorto.
 
Per noi viene imbandita una tavola
sulla quale c’è Pane e Vino,
sostegno per tutti i pellegrini
che sognano un mondo nuovo.
Sei tu, o Gesù, Signore Crocifisso e Risorto,
questo pane spezzato per la vita del mondo,
questo sangue versato per la nuova Alleanza
di un amore eterno.
 
Per la tua gloriosa risurrezione, Signore Gesù,
fa’ che noi non restiamo chiusi
fra le tenebre del mondo
perché, anche se tutto dovesse volgersi contro di noi,
la certezza che tu sei risorto
e che vivi per sempre accanto a noi
nessuno ce la può più togliere.
Pertanto, aiuta ogni uomo a porre la sua fiducia in te,
nell’ora della gioia
come in quella della prova e della tribolazione,
perché possa conoscere, contemplare e vivere
dell’eterno Amore
con cui tu hai amato ogni tua creatura.
 
 
Buona Pasqua!
 

APERTURA SEGRETERIA
Si ricorda che nel periodo delle vacanze pasquali la segreteria sarà aperta solo martedì 26 marzo dalle 17.00 alle 19.30. Resterà chiusa per tutta la settimana dopo Pasqua.
In caso di problemi, si invita ad usare la posta elettronica (scuoladiteologia@diocesitv.it).
Riaprirà con orario regolare a partire da martedì 9 aprile.

Il card. Jorge Mario Bergoglio è papa Francesco

Arcivescovo di Buenos Aires, gesuita, la famiglia è di origine piemontese. L'augurio dei Vescovi del Triveneto








“Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo…ma siamo qui”: sono queste le prime parole di Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, 266 esimo Pontefice nella storia della Chiesa, è anche il primo papa sudamericano.
 
Il volto sereno e sorridente, il drappo rosso che abbraccia l’affaccio della Loggia, la banda che suona l’inno nazionale e lui che ascolta commosso in piedi. Otto anni dopo il suo predecessore, Papa Francesco I – il 266° Romano Pontefice della storia della Chiesa, primo Papa gesuita della storia – alle 20.21 si è affacciato per la prima volta dalla Loggia delle Benedizioni per ricevere il saluto della folla, un oceano festante in piazza san Pietro che ha atteso più di un’ora sotto la pioggia per vedere il nuovo Papa. “Fratelli e sorelle buonasera”, le sue prime, semplici, parole.
“Vi ringrazio per l'accoglienza, alla comunità diocesana di Roma e al suo Vescovo – ha poi aggiunto -. Prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito Benedetto XVI: preghiamo tutti insieme perchè il Singore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. “Adesso iniziamo questo cammino Vescovo e Popolo della Chiesa di Roma che presiede nella carità tutte le chiese, cammino di speranza, preghiere e fede. Preghiamo l'uno per l'altro, per la chiesa di Roma. Il cammino che incominciamo sia fruttuoso per l'evangelizzazione di questa bella città. Adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vi chiedo un favore, prima che il Vescovo benedica il popolo, chiedo che Voi preghiate per il vostro Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su me (e il silenzio in piazza San Pietro è stato totale. ndr). Benedico voi e tutto il mondo, tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
 
 
IL SALUTO DEI VESCOVI DEL TRIVENETO:
I Vescovi del Triveneto e le loro Chiese accolgono e salutano con vera gioia il Santo Padre Francesco I e manifestano un vivo sentimento di gratitudine a Dio per il dono grande del nuovo Sommo Pontefice il quale succede all’amato Benedetto XVI che ricordano umile e forte pellegrino in queste terre del Nordest.
Nell'esprimere affetto, vicinanza e piena comunione a Sua Santità Francesco I, assicurano filiale obbedienza, fattiva collaborazione e preghiera intensa affidandoLo alla materna intercessione della Beata Vergine Maria.
I Vescovi del Triveneto e le loro Chiese guardano al ministero petrino di Sua Santità Francesco I con fiducia e amore, vedendo in lui il Pastore a cui Dio ha voluto affidare il Suo gregge perché lo confermi nella fede in Gesù Cristo – unico Salvatore del mondo – e guidi tutti nella via dell'unità e dell'amore.
 
 
 
BIOGRAFIA:
Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.
Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires.
Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea.
Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote.
Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua.
È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni.
Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel.
Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.
Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.
Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992.
È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina.
Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001).
Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.
Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino.
È Membro:
delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica;
del Pontificio Consiglio per la Famiglia:
della Pontificia Commissione per l'America Latina.

Forum Scuole di Teologia del Triveneto

La Federazione delle Scuole di Formazione Teologica del Triveneto propone, come ogni anno, un forum. Quest’anno la sede ospitante è Treviso. Il tema scelto: “Donne e teologia” ben si inserisce all’interno delle iniziative che ricordano i 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II. Anche se il Concilio non ha dato spazio particolare a questo argomento, di fatto ha aperto la strada allo studio della teologia da parte delle donne, grazie al superamento del divieto per i laici di accedere ai percorsi scolastici qualificati della teologia. Da allora la partecipazione delle donne agli studi teologici e il loro apporto sono andati gradualmente sviluppandosi. Hanno ricevuto riconoscimenti accademici, quali gli insegnamenti in università teologiche, ed i lavori e le ricerche che sono stati prodotti e pubblicati hanno offerto un contributo sempre più significativo. Da un lato è dunque fiorita una riflessione al femminile in varie discipline teologiche, dall’altro, contemporaneamente, sono andate maturando domande specifiche riguardo al proprio della femminilità.
Potremmo quindi chiederci: nel fare teologia, si può dire che c’è una caratteristica femminile? Essa si esprime di per sé, o si rivela in un ascolto reciproco tra uomini e donne alla ricerca del senso di Dio e dell’uomo? E la riflessione teologica quali piste apre riguardo al significato del dono della mascolinità e della femminilità nel progetto di Dio?
Ci introdurrà a tali questioni una teologa, Maria Antonella Grillo, che offrirà le coordinate fondamentali dell’argomento. Seguiranno nell’approfondimento quattro comunicazioni su esperienze di vita e di pensiero: la vicenda di Adriana Zarri, teologa al di fuori dei circoli accademici; il pensiero antropologico di Maria Teresa Porcile, teologa uruguaiana dagli orizzonti universali ed ecumenici. Porteranno la loro testimonianza una laica, madre di famiglia, ed una religiosa che insegnano teologia in Veneto.
 
L’incontro, aperto a tutti, si terrà sabato 6 aprile alle ore 10 nella Sala Longhin del Seminario di Treviso.

Studio Teologico Interdiocesano Corso speciale 12 – 14 marzo 2013

Guardare da cristiani il nostro tempo: il compito della teologia nella Nuova Evangelizzazione.

 
In questo Anno della Fede, alla luce degli stimoli offerti dal Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, lo Studio Teologico Interdiocesano di Treviso-Vittorio Veneto, all’interno del tradizionale Corso Speciale, propone ai suoi studenti e a tutti presbiteri o laici che siano interessati, di fermarsi a riflettere sul compito e la responsabilità specifica delle riflessione teologica in relazione alla missione – sempre attuale – di “proclamare il Vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15).
 L’annuncio evangelico ha bisogno di una costante riflessione critica, se si vuole che sia nuovamente comprensibile agli uomini di ogni tempo e cultura: la fatica dello studio e della riflessione teologica, in vista dell’assunzione di una capacità critica, è dunque necessaria sia negli anni della prima formazione in seminario, sia nella formazione permanente durante gli anni del ministero.
 Una prima relazione fondante, che metterà a tema il rapporto tra kerygma e istanza critica delle condizioni universali della verità, sarà tenuta dal prof. don Massimo Epis; a questa seguirà, nel pomeriggio, un tempo di riflessione e approfondimento riservato agli studenti dello Studio Teologico Interdiocesano. Una seconda relazione, che coincide con l’incontro di aggiornamento organizzato dalla Commissione per la Formazione Permanente del Clero di Treviso, vedrà intervenire fratel Enzo Bianchi, il quale presenterà alcuni elementi centrali emersi nel recente sinodo sulla Nuova Evangelizzazione. Data l'importanza del tema per la vita e il ministero di un prete, anche la prima relazione, normalmente riservata agli studenti di teologia, sarà aperta a tutti i presbiteri della nostra Diocesi e ad altri che intendano riflettere sul tema della Nuova Evangelizzazione andando oltre gli slogan e i luoghi comuni.
 
Programma
 
Martedì 12 marzo 2013, ore 09.00-12.00
Seminario Vescovile di Treviso – Sala Pavan – Incontro aperto a tutti
 
La responsabilità della teologia in vista di un rinnovato annuncio del Vangelo
 
Relatore: prof. don Massimo Epis (docente di Teologia fondamentale e Direttore dello Studio Teologico di Bergamo)
 
Martedì 12 marzo 2013, ore 15.00-18.00
Seminario Vescovile di Treviso – Sala Pavan e Aule Studio Teologico
Riservato agli studenti Studio Teologico Interdiocesano
 
Ripresa della riflessione in gruppi distinti e confronto conclusivo in assemblea
 
Giovedì 14 marzo 2013, ore 09.00-11.30
09.00–11.30 Seminario Vescovile di Treviso – Sala Longhin Incontro di aggiornamento per il Clero
 
Il Sinodo dei vescovi sulla Nuova Evangelizzazione: un testimone racconta
 
Interviene: fratel Enzo Bianchi (priore della Comunità di Bose)

Presentazione

La storia

La Scuola diocesana di Formazione Teologica (SFT) dal 1975 svolge un servizio – rivolto a tutti – di formazione biblico-teologica circa i fondamenti della fede cristiana, all’inizio in collegamento con lo Studio Teologico Interdiocesano del Seminario Vescovile di Treviso, più recentemente con il patrocinio della Facoltà Teologica del Triveneto (Padova). In questi decenni è stata un punto di riferimento nella Diocesi di Treviso, offrendo il suo servizio a più di 1500 persone.

Oggi…

Essendosi moltiplicati – ormai da tempo – i percorsi e le offerte di formazione, promossi da varie realtà ecclesiali, dal 2017 la SFT si è rinnovata, sia nella struttura complessiva, sia nella proposta formativa, accentuando la collaborazione (da tempo avviata) con gli Uffici diocesani di Pastorale. La scelta va nella direzione di offrire una migliore flessibilità e, quindi, una maggior accessibilità, per poter meglio rispondere alle esigenze e agli interessi dei singoli cristiani e delle comunità parrocchiali in questo nostro tempo.

 

A chi si rivolge

La Scuola di Formazione Teologica è pensata per tutti coloro che desiderano maturare una maggiore consapevolezza circa ciò che crediamo come cristiani, non in prospettiva accademica, ma in un orizzonte spirituale e pastorale e con uno sguardo attento al mondo e al tempo in cui viviamo.

In tal senso, la proposta intende essere il più possibile accessibile a tutti: ci si può iscrivere anche ad un solo corso o ad una parte soltanto dell’offerta formativa, secondo le possibilità e gli interessi personali.

In questa stessa prospettiva, dal 2017 la proposta integra al proprio interno anche alcuni percorsi formativi promossi dagli Uffici diocesani di Pastorale.